Sapresti dire quanti sono i ponti a Venezia? Tra ponti pubblici e privati, il numero esatto è 417, ma solo alcuni di questi sono davvero caratteristici della città di Venezia.
Sicuramente avrai già sentito parlare di almeno tre dei quattro ponti veneziani che citeremo in questo articolo, ma siamo sicuri che l’ultimo proprio non lo conosci!
Ognuno di questi ponti, in qualche modo, è simbolo della città di Venezia e nei paragrafi successivi ti racconteremo perchè, attraverso la loro storia.
Iniziamo con il ponte di Venezia più famoso in assoluto: il Ponte di Rialto.
Il Ponte di Rialto è il primo ponte ad essere stato costruito a Venezia, originariamente Venezia non aveva nessun ponte e l’unico modo per raggiungere le isole da cui è formata era con la barca. Col tempo Rialto divenne il cuore commerciale di Venezia e la necessità di un ponte che collegasse le due parti più importati della città era impellente. Nicolò Barattieri fu incaricato di costruire la prima versione del Ponte di Rialto nel 1181, ma per vedere il ponte come si presenta oggi, dobbiamo aspettare il 1591, quando il Consiglio dei Dieci approvò il progetto di Antonio da Ponte.
Inizialmente il Ponte di Rialto era costruito in legno e aveva una parte mobile in cima, che permetteva il passaggio delle navi sul Canal Grande. Aveva anche due file di negozi, che sono state mantenute nel progetto di da Ponte e che ancora oggi possiamo vedere, anche se vendono principalmente souvenir.
Il Ponte di Rialto è sicuramente uno dei ponti di Venezia più belli e caratteristici, non credi?
Uno dei pochi ponti in legno ancora presenti a Venezia è quello dell’Accademia, che deve il suo nome alle vicine Gallerie dell’Accademia. Oltre ad essere uno dei luoghi migliori dove ammirare l’alba a Venezia, è uno dei quattro ponti che attraversano il Canal Grande.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il Ponte dell’Accademia è particolarmente recente, infatti, è stato costruito nel 1854 in acciaio ma venne poi demolito e ricostruito in legno nel 1933.
Spesso le persone associano il nome del Ponte dei Sospiri a qualche storia d’amore, ma la verità è tutt’altra. Infatti, il passato ci racconta che il ponte, essendo l’unico modo per raggiungere le Prigioni o il Palazzo Ducale senza dover uscire, era il punto di passaggio dei prigionieri.
Il ponte è costituito da due corridoi interi, uno collega il palazzo delle prigioni alla camera del Magistrato alle Leggi e alla Quarantia Criminal, mentre il secondo collega le Prigioni al Parlatorio e all’Avogaria.
Il nome con cui chiamiamo il ponte oggi deriva dal periodo Romantico e faceva riferimento all’ultimo sospiro dei prigionieri che, attraversando il ponte per entrare a Palazzo Ducale e conoscere la propria sentenza, sospiravano guardando per l’ultima volta la laguna, attraverso le piccole finestrelle.
Questo è in assoluto l’unico esempio a Venezia, che mostra com’erano un tempo tutti i ponti della città: senza parapetto.
Il ponte si chiama “Ponte Chiodo” per via della famiglia Chiodo, proprietaria del ponte. Oggi il ponte è ancora privato, quindi, anche se la tentazione è forte, ricordati che non è consentito salirci.
Puoi raggiungerlo in pochi minuti, partendo dal nostro hotel, noi saremo felici di indicarti la strada da percorrere per trovarlo.